Bandiera italiana

Perché una grande bandiera italiana sul campanile della parrocchia in questo primo maggio 2020? Messaggio o provocazione? Nessuna provocazione! Semplicemente una reazione ai fatti di quest’ultima settimana di una quarantena che ormai sta durando troppo e che purtroppo non dà segni di stanchezza. #iorestoacasa e #andràtuttobene sono gli hashtag che insieme ad altro messaggi più o meno di speranza ci hanno riempito mente e giornate.

Il 4 maggio è diventato un punto di riferimento per tutti per entrare in quella fase2 che avrebbe assicurato qualche movimento in più e la ripresa graduale di tante attività necessarie e indispensabili per la società. Non nascondo quindi la sorpresa alle parole del premier Conte, quando domenica sera ha affermato che, su suggerimento del comitato scientifico, per celebrare la messa con la gente bisognava ancora aspettare due o tre settimane. Comprendo la sincera reazione dei nostri vescovi nel manifestare la delusione della Chiesa italiana. Non tutti però hanno compreso e condiviso, anzi hanno frainteso il loro pensiero e di fronte al richiamo alla libertà di culto (non solo per noi cristiani) e al forte desiderio della gente, sempre in obbedienza alle necessarie norme di sicurezza, di poter celebrare l’Eucaristia in chiesa o all’aperto, hanno scambiato questo pacifico desiderio come una minaccia alla realtà civile, magari sventolando l’ipotesi di una chiusura di quelle attività caritative, che spesso suppliscono all’attività dello stato.

Ho visto invece come realtà civile e realtà cristiana possono affrontare insieme questa crisi economica ma non solo e penso ai tanti “sportelli alimentari”, solo per fare un esempio, dove si può toccare con mano che si può lavorare insieme. Ecco il senso della bandiera sul campanile: dobbiamo stare uniti sotto la stessa bandiera, oppure remare “sulla stessa barca” nella stessa direzione, prendendo in prestito un’immagine di papa Francesco. Spero che queste parole siano costruttive per tutti. Viva il popolo che vive in Italia!

Don Luigi Vitturi
Parroco di Zelarino